In un New Jersey dominato dalla corruzione e dalle “amicizie”, il giovane Nick (Vincent Spano) lascia il lavoro in cantiere che il padre (Tony Lo Bianco) gli ha procurato, alla ricerca di prospettive migliori. Ancora una volta John Sayles dirige un film a partire da una sua stessa sceneggiatura che ha l'intento di raccontare un preciso spaccato della società americana meno glamour e più reale. Come sempre abile a tratteggiare ritratti di personaggi indissolubilmente legati alla quotidianità, il regista dà vita a un'opera ambiziosa ma veritiera, che si pone ancora una volta dubbi sui valori-guida degli Stati Uniti e sulla possibilità di riscattarsi da un contesto strettamente predefinito. Avvalendosi di un valido parco-interpreti di habitué (oltre al protagonista Spano, già in Promesse, promesse del 1983, anche Chris Cooper, futuro volto di Lone Star, del 1996, e il Joe Morton di Fratello di un altro pianeta del 1984), Sayles, che si ritaglia come sempre un ruolo per sé, costruisce un quadro politico lucido ed efficace della società urbana a stelle e strisce e delle sue molte problematiche, forse perdendosi un po' tra i molti sotto-temi ma comunque mantenendo salda la presa sul materiale e veicolando un preciso messaggio morale.