La città delle donne
1980
Rai Play
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
139 min.
Formato
Colore
Regista
Federico Fellini
Attori
Marcello Mastroianni
Anna Prucnal
Ettore Manni
Gabriella Giorgelli

Snaporaz (Marcello Mastroianni), vecchio donnaiolo per nulla ammansito con l'avanzare dell'età, s'imbatte su un treno in una signora molto sensuale e decide di seguirla, prima in bagno per consumare un furtivo rapporto sessuale e poi all'esterno. Un pedinamento che lo condurrà dentro un viaggio lussureggiante e onirico nel mondo femminile.

Marcello Mastroianni torna a essere, in forma diretta e non mediata, l'alter-ego di Federico Fellini. E il film è un'immersione selvaggia in un regno di donne visto come groviglio caotico e convulso di impulsi e presenze tanto seducenti quanto sfuggenti. Fellini trasferisce nel film tutte le sue personali idiosincrasie in merito al gentil sesso, e il risultato è un tripudio in cui si respira in modo quasi fisico l'ambivalenza assai ambigua di una femminilità che è al contempo diletto gioioso ma anche mistero temibile. La chiave di volta è tutta nella scena iniziale, isolata come un sogno: l'ingresso nelle cabina e le effusioni sono uno dei vertici erotici più lampanti di tutto il cinema felliniano. Questo è uno dei suoi film più sensoriali e al contempo perversamente analitici, nonché uno dei più sboccati. La fertile “volgarità” di Fellini, presenza sotterranea in tutto il suo cinema, è qui liberata senza inibizioni. Con il rischio di diventare ripetitiva. Alcuni dei manifesti furono disegnati dal fumettista Andrea Pazienza.

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