Ti (Stephen Chow) è un operaio che vive con il figlio Dicky (Jiao Xu) in una misera catapecchia. Non accettando il fatto che le sue condizioni economiche possano precludere al figlio un futuro migliore, a costo di grandissimi sacrifici lo manda in una scuola privata accollandosi una retta onerosissima. Una sera trova in discarica una strana palla, e la regala a Dicky pensando si tratti di un giocattolo: in realtà, al suo interno si nasconde una creatura di origini aliene. Dopo il successo internazionale di Kung Fusion (2004), Stephen Chow scrive, dirige e produce una commedia fantascientifica con protagonisti un bambino e un simpatico alieno, un'accoppiata che, già di per sé, non può far venire alla memoria film del calibro di E.T. – L'extra-terrestre (1982) di Steven Spielberg. Chow cerca faticosamente di mescolare i generi e i registri, ma questi mal si combinano e anche il messaggio di fondo (le condizioni sociali di un individuo non dovrebbero in alcun modo impedirgli di costruirsi un futuro migliore) non è dei più originali. Sembra quasi che il regista attacchi un atteggiamento classista della società in cui vive, ma il tutto si perde in messaggi ridondanti e retorici, che non raggiungono mai l'effetto prefissato.