Cleopatra
Cleopatra
1963
Paese
Usa
Generi
Storico, Drammatico, Sentimentale
Durata
243 min.
Formato
Colore
Regista
Joseph L. Mankiewicz
Attori
Elizabeth Taylor
Richard Burton
Rex Harrison
Roddy McDowall
Martin Landau
George Cole
Hume Cronyn
Cesare Danova
Divenuta regina d'Egitto grazie all'intervento di Cesare (Rex Harrison), Cleopatra (Elizabeth Taylor) ne diviene l'amante e da lui avrà anche un figlio. Morto Cesare, Cleopatra si innamora di Antonio (Richard Burton) che per lei è disposto a sfidare l'ambizioso e prepotente Cesare Augusto (Roddy McDowall). Dopo la sconfitta subita alla battaglia di Azio, Antonio decide di uccidersi e Cleopatra lo segue, facendosi mordere volontariamente da un serpente.

«Cleopatra è stato concepito nell'isteria, girato nel casino, montato nel panico»: parola di Joseph L. Mankiewicz, in occasione della consegna del Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia del 1987. Film celeberrimo per aver decretato il fallimento della 20th Century Fox e, di fatto, la fine dell'età dell'oro di Hollywood, è una sontuosa e contraddittoria opera di abbacinante potenza visiva, fluviale nella durata, smisurata nel proprio gigantismo scenografico e decisamente altalenante nella resa filmica. A rimanere impresse nella memoria, infatti, sono la stupefacente sequenza dell'ingresso di Cleopatra a Roma, le notevoli scene di massa, la magniloquenza degli arredi e dei costumi, lo splendore iconico di Elizabeth Taylor. Poco interessanti, invece, i due intrecci amorosi che vedono la regina d'Egitto prima relazionarsi a Cesare e poi a Marco Antonio, entrambi declinati in maniera fin troppo convenzionale e con tocco poco personale. Mankiewicz sostituì il dimissionario Rouben Mamoulian dopo pochi giorni di riprese. Numerosi gli inconvenienti che funestarono la produzione: dalla malattia di Elizabeth Taylor, che dovette subire una tracheotomia ritardando così le riprese, all'amore burrascoso tra la stessa Taylor e Burton, scoccato sul set e diventato immediatamente di dominio pubblico tanto da generare un vero e proprio scandalo mediatico. Quattro Oscar: fotografia, scenografia, costumi e effetti speciali.
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