Un gruppo di militari della Guardia Nazionale statunitense è stanziato in un'area desolata e desertica del Nuovo Messico per effettuare delle esercitazioni. Il nemico più pericoloso e inimmaginabile è costutuito da grotteschi mutanti affamati di carne umana.
Inconsistente e noioso sequel di Le colline hanno gli occhi (2006) di Alexandre Aja, già scadente remake dell'omonimo classico di Wes Craven datato 1977. Il successo del primo episodio incoraggia i produttori, tra i quali figura lo stesso Craven, alla realizzazione di un continuum che ne recuperi le ambientazioni desertiche, ma non appare direttamente ad esso collegato. Se mai l'intento fosse quello di satireggiare in chiave macabra sul militarismo, la missione è da considerarsi completamente fallita. Il ricorso a inflazionatissime soluzioni visive truculente, che strizzano l'occhio al gore, e una sceneggiatura senza un briciolo di originalità condannano meritatamente questo horror-action all'oblio. Tra le creature mutanti, mimetizzato da uno strato di pelle simile a roccia, l'attore Derek Mears, che indosserà la maschera di Jason Voorhees in Venerdì 13 (2009) di Marcus Nispel.