Il detective Vincent LaMarca (Robert De Niro) indaga sull'omicidio di uno spacciatore a Long Beach, New York. Nel corso delle indagini scopre che il principale indiziato è suo figlio Joey (James Franco), il quale sostiene di aver agito per legittima difesa. LaMarca si troverà così diviso tra il ruolo di padre e quello di poliziotto.

Ennesimo ruolo da piedipiatti per De Niro, questa volta in un drammone sul rapporto padre-figlio mascherato da thriller poliziesco e basato su una storia vera. L'attore italo-americano è il perno di un meccanismo mal oliato che collassa su se stesso dopo poco tempo: un personaggio che tenta di mostrare innumerevoli sfaccettature, spesso con tentativi scarsamente giustificabili, finendo per propinare un'accozzaglia di stereotipi male assortiti. Attorno a lui gravita James Franco, il quale, dopo un inizio da protagonista, scompare e appare sulla scena quasi casualmente con il solo scopo di condire l'egocentrica esibizione del protagonista. Un po' sprecata, invece, Frances McDormand. Regia statica e ingessata. Belle le sequenze in cui è protagonista Long Beach, emotivamente più coinvolgente degli interpreti. E non è un bel segno.