Il cercatore d'oro Tom Corbett (Franco Nero) torna alla città natale di Laramie, dove ritrova il fratello alcolizzato Jeffrey (George Hilton), nonché un clima di desolazione e terrore causato dal proprietario terriero Scott (Giuseppe Addobbati) e dal figlio Junior (Nino Castelnuovo). All'orizzonte si profila una sanguinosa resa dei conti. Esordio non eccelso di Lucio Fulci nello spaghetti western, qualitativamente lontano dai modelli ispiratori stilisticamente e temporalmente più vicini (Django di Sergio Corbucci, anch'esso realizzato nel 1966 e con lo stesso Franco Nero come protagonista). La sceneggiatura di Fernando Di Leo è assai scarna e schematica, incentrata sullo spirito di vendetta del personaggio principale e inserita in un contesto scenograficamente povero e colmo di cliché appartenenti all'universo del genere. A dispetto dell'altisonante titolo (e nonostante la sequenza iniziale in cui un malcapitato fuggiasco viene sbranato da una muta di cani), la violenza espressa da Fulci non è particolarmente funzionale e rischia un gratuito didascalismo. Trascurabile. Colonna sonora di Coriolano Gori, che include la canzone A Man Alone (Come Back Home Someday) cantata da Sergio Endrigo.