I Comancheros sono una temibile banda di criminali che opera in pieno territorio texano derubando banche, piccoli villaggi e diligenze. Sulle loro tracce, però, si mette il ranger Jack Cutter (John Wayne) insieme a un giocatore (Stuart Whitman) in cerca di riscatto. È l'ultimo film del regista di origini ungheresi Michael Curtiz, autore di pellicole come Casablanca (1942) e Il romanzo di Mildred (1945). Già malato di cancro durante le riprese, e per questo aiutato da George Sherman (non accreditato), il regista ha firmato un western del tutto classico, piuttosto convenzionale e privo di reale spessore. I buoni momenti non mancano (a partire da qualche efficace colpo di scena) ma rimangono un po' dispersi in una sceneggiatura altalenante e che sa troppo di già visto. Le musiche di Elmer Bernstein, però, contribuiscono a salvare la baracca e a far risultare il tutto un prodotto dignitoso, con i suoi pregi e i suoi difetti. John Wayne non s'impegna troppo.