Il colonnello Antonio Cavalli (Totò) viene promosso generale e messo in pensione lo stesso giorno. Incapace di starsene in casa senza far nulla, dopo aver tentato di stendere un memoriale, inizia a cercarsi un nuovo lavoro. Sarà l'inizio di una serie di guai tragicomici per lui e la sua famiglia. Pellicola piuttosto anonima nella carriera di Totò, è un film dai tempi di lavorazione piuttosto lunghi rispetto agli altri titoli con protagonista il grande comico. Tuttavia, nonostante alla sceneggiatura ci sia Rodolfo Sonego, fidato collaboratore di Alberto Sordi, il film di Heusch appartiene alla fase senile e discendente dello stesso Totò. È evidente lo sforzo di svecchiare i contenuti, di costruire intorno all'attore un personaggio tridimensionale anziché la solita macchietta, ma i cambiamenti e le novità rimangono soltanto sulla carta e il risultato è un prodotto dimenticabile e privo di valori concreti.