Come in uno specchio
Såsom i en spegel
1961
Paese
Svezia
Genere
Drammatico
Durata
89 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ingmar Bergman
Attori
Harriet Andersson
Max von Sydow
Lars Passgård
Gunnar Björnstrand
In occasione delle vacanze estive, una famiglia si riunisce su un'isola a nord della Svezia. Il padre (Gunnar Björnstrand), uno scrittore in crisi, è incapace di comunicare con i suoi due figli, Minus (Lars Passgård) e Karin (Harriet Andersson), ragazza appena uscita da un ospedale psichiatrico e sposata con Martin (Max von Sydow), medico fin troppo razionale per poterla davvero comprendere.
«La realtà è esplosa e io ne caddi fuori» dice il povero Minus alla fine del film: opera altamente significativa all'interno del cinema austero di Ingmar Bergman, Come in uno specchio rappresenta il primo capitolo di quella trilogia religiosa, completata da Luci d'inverno (1963) e Il silenzio (1963), che rappresenta la base ideale di tutta la sua filmografia. Dramma da camera che è insieme un apologo struggente sull'incomunicabilità, una confessione sul silenzio di Dio, una riflessione sulle relazioni (an)affettive, sull'amore e sull'angoscia, dove ogni primo piano di Harriet Andersson è capace di squarciare lo schermo. Atmosfere inquiete fin dal titolo paolino che non lascia scampo: lo specchio oscuro è quello in cui ogni solitudine si riflette senza mai toccarsi realmente. La visione di Dio come di un orribile ragno, d'altronde, è una delle intuizioni più raccapriccianti dell'interno cinema di Bergman. Ipnotico nella sua fertile staticità, nonostante qualche momento di stallo. Premio Oscar nel 1961 come miglior film straniero.
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