Conclave
Conclave
2024
In sala
dal 19/12
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Thriller, Drammatico
Durata
120 min.
Formato
Colore
Regista
Edward Berger
Attori
Ralph Fiennes
Stanley Tucci
John Litgow
Sergio Castellitto
Isabella Rossellini
Il pontefice è morto e alla Santa Sede è necessario riunirsi per un nuovo conclave, presieduto dal decano Thomas Lawrence (Ralph Fiennes). Tra i candidati principali, ci sono anche due italiani, Aldo Bellini (Stanley Tucci) e Goffredo Tedesco (Sergio Castellitto), dalle vedute completamente opposte.
Dopo aver vinto ben quattro premi Oscar con Niente di nuovo sul fronte occidentale, il regista Edward Berger lascia la lingua tedesca e dirige il suo primo film in inglese, puntando sul ritmo, la fotografia raffinata e le efficaci scelte di montaggio che erano state alla base del successo del suo lavoro precedente. Il conclave diventa lo spazio per una lotta politica senza esclusione di colpi, una guerra – come sottolinea un personaggio nel film – tra una visione retrograda e una progressista, pronte a una sfida all’ultimo sangue per ottenere il potere, il trono papale, e una nuova linea da attribuire alla chiesa cattolica in una situazione di così grande crisi. È proprio la tensione e il lato thriller dell’intera vicenda a convincere, il coinvolgimento è alto e la costruzione dei personaggi abbastanza credibile. Qualche svolta di copione, però, appare non poco forzata, togliendo un po’ di smalto a una sceneggiatura vittima di alcuni passaggi macchinosi che risultano evidenti quando ci si avvia verso la sorprendente conclusione. Nonostante qualche limite, però, Conclave è un lungometraggio appassionante, che si avvale di una buonissima fattura tecnica e della notevole prova di un sofferente Ralph Fiennes in uno dei ruoli più intensi di tutta la sua carriera. Bene, però, anche il cast di contorno, che si avvale di una Isabella Rossellini perfettamente in parte in un ruolo non semplice. Alla base della storia c'è l'omonimo romanzo di Robert Harris, autore da cui il mondo del cinema ha preso spesso ispirazione.
Dopo aver vinto ben quattro premi Oscar con Niente di nuovo sul fronte occidentale, il regista Edward Berger lascia la lingua tedesca e dirige il suo primo film in inglese, puntando sul ritmo, la fotografia raffinata e le efficaci scelte di montaggio che erano state alla base del successo del suo lavoro precedente. Il conclave diventa lo spazio per una lotta politica senza esclusione di colpi, una guerra – come sottolinea un personaggio nel film – tra una visione retrograda e una progressista, pronte a una sfida all’ultimo sangue per ottenere il potere, il trono papale, e una nuova linea da attribuire alla chiesa cattolica in una situazione di così grande crisi. È proprio la tensione e il lato thriller dell’intera vicenda a convincere, il coinvolgimento è alto e la costruzione dei personaggi abbastanza credibile. Qualche svolta di copione, però, appare non poco forzata, togliendo un po’ di smalto a una sceneggiatura vittima di alcuni passaggi macchinosi che risultano evidenti quando ci si avvia verso la sorprendente conclusione. Nonostante qualche limite, però, Conclave è un lungometraggio appassionante, che si avvale di una buonissima fattura tecnica e della notevole prova di un sofferente Ralph Fiennes in uno dei ruoli più intensi di tutta la sua carriera. Bene, però, anche il cast di contorno, che si avvale di una Isabella Rossellini perfettamente in parte in un ruolo non semplice. Alla base della storia c'è l'omonimo romanzo di Robert Harris, autore da cui il mondo del cinema ha preso spesso ispirazione.
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