La confessione
L'aveu
1970
Paesi
Francia, Italia
Genere
Drammatico
Durata
139 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Costa-Gavras
Attori
Yves Montand
Simone Signoret
Gabriele Ferzetti
Michel Vitold
László Szabó
Jean Bouise
Praga, 1951. Arrestato e interrogato con metodi poco ortodossi, il vice ministro degli Affari Esteri cecoslovacco Artur London (Yves Montand) è forzato a confessare crimini politici mai commessi. Umiliato e condannato senza un giusto processo, verrà riabilitato solo nel '68 e potrà vedere con i propri occhi, durante la Primavera di Praga, l'invasione da parte dei carri armati dell'unione sovietica. Dopo il notevole successo di critica ottenuto con Z – L'orgia del potere (1969), Costa-Gavras prosegue su un genere da lui perfettamente maneggiato, quello del dramma politico dai tratti simbolici calato in un contesto di puntuale affresco storico. Opera importante, ricchissima di contenuti e di situazioni messe in scena con potenza viscerale, che abbraccia quasi un ventennio di Storia nel cuore della Guerra fredda e delle tensioni e delle abominevoli degenerazioni all'interno della sfera comunista (tra stalinismo e cospirazioni trotzkiste). Tipico esempio di cinema di denuncia e impegno civile in cui le dissonanze, gli eccessi e gli schematismi sono frutto di una partecipazione debordante dell'autore e, quindi, assolutamente trascurabili. La tragedia incombe, gli esseri umani sembrano in balìa di dinamiche che rispondono a disegni incomprensibili, i conflitti esplodono. Tratta dal racconto autobiografico di Artur London, rimane una pellicola lunga e di non immediata fruizione, che si nutre di accadimenti reali per abbracciare la spy story, l'inchiesta a suspense e la testimonianza documentaria. Fotografia di Raoul Coutard, colonna sonora di Giovanni Fusco. Girato ad Arras, Pas-de-Calais in Francia. Nastro d'argento al regista del miglior film straniero (Costa-Gavras).
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