Marcello (Claudio Bisio), psicanalista cialtrone, un giorno decide di chiudersi in casa e mollare il lavoro. La sua segretaria (Anna Foglietta) radunerà i suoi pazienti per aiutarlo a uscire da questa crisi.
Lo psicanalista che si fa psicanalizzare non è certo uno spunto troppo originale, ma nel panorama delle commedie italiane della prima metà degli anni Dieci del nuovo millennio forse sarebbe potuto bastare. Un'idea non nuova, ma funzionale, finisce però per essere presto superficializzata e ogni (piccola) pretesa viene meno dopo poche sequenze. Caotico nella narrazione, Confusi e felici è una pellicola estremamente buonista e ben poco coraggiosa: lo strampalato gruppo di pazienti dal cuore d'oro cercherà di rendere Marcello una persona migliore e… più felice. Lo schema è semplicissimo, l'andamento scontato e la mediocre messinscena di Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare del 2011) non può certo far miracoli.