Un gruppo di persone si mette in viaggio per questioni ereditarie: colpiti da una tempesta e vittime di un guasto alla macchina, sono costretti a chiedere riparo presso una casa isolata. Qui si troveranno a interrompere una seduta spiritica che porterà a galla tutti i loro segreti. Bizzarra ghost-story che parte con un impianto tradizionale (la macchina impantanata, la casa tetra nel bosco) per poi sfociare in una serie piuttosto confusa di flashback, liberamente tratta dal racconto Eppure bussano alla porta di Dino Buzzati. La storia, corale, si rifrange tra presente e passato nelle varie vicende dei singoli protagonisti, che sotto un'apparenza perbene nascondono tradimenti, delitti, rapporti sadomaso e passioni lesbiche. La regia non regala grandi guizzi e insiste particolarmente sulle tensioni omoerotiche, alla ricerca dello scandalo: la trama non è chiara e impiega troppo tempo a delinearsi, a discapito del ritmo che in un thriller dalle venature horror è indispensabile. Apprezzabili, in ogni caso, il coraggio di mescolare elementi e la volontà di omaggiare la tradizione del gotico italiano ma non sufficienti a nobilitare la visione, ulteriormente fiaccata da un cast incolore.