Jacques Cournot (Lino Ventura) viene assunto come intermediario per l'acquisto di una barca, proprietà dell'ereditiera americana Rae Osborne (Sylva Koscina). Quando una banda di contrabbandieri d'armi si impossessa dell'imbarcazione con la forza, i due decidono di ritrovarla e di riprendersela a tutti i costi. Adattamento del romanzo Aground dello scrittore americano Charles Williams, la terza opera di Sautet arriva dopo il bellissimo Asfalto che scotta (1960). Dal polar psicologico tenta il salto verso l'azione, negli anomali Caraibi in bianco e nero, in una moderna avventura piratesca con un Lino Ventura sentimentalmente irremovibile ma fisicamente travolgente, tanto da confrontarsi alla pari con il cattivo americano tutto muscoli e pistole Morrison (Leo Gordon). Nel complesso disomogeneo, con la prima parte dal sapore hitchcockiano che arranca a discapito della travolgente seconda parte, nella quale appare un'ironica e disinvolta Sylva Koscina, che si svolge interamente all'interno della barca arenata sullo sfondo isolato e recondito del mare aperto.