La corta notte delle bambole di vetro
1971
Paesi
Italia, Rft, Jugoslavia
Generi
Giallo, Thriller
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Aldo Lado
Attori
Jean Sorel
Ingrid Thulin
Mario Adorf
Barbara Bach
José Quaglio
Fabijan Sovagovic
Clinicamente morto ma in realtà ancora cosciente, il giornalista Moore (Jean Sorel), in uno stato di catalessi, cerca di ricordare chi l'abbia potuto ridurre in quella condizione. I ricordi partono dalle indagini sulla misteriosa scomparsa della sua fidanzata Mira (Barbara Bach), adescata dagli oscuri membri del "Club 99". Modesto esempio di thriller made in Italy che non nasconde una grezza velleità di critica socio-politica (l'annullamento delle coscienze giovanili, il clima di sulfurea cospirazione), il film accumula flashback e sprazzi onirici nel tentativo di suggerire un'aura di mistero che risulta, però, senza mordente. Soporifero per più di un'ora, in cui si mantiene sul binario (morto) del giallo, trova una sua efficacia nell'epilogo allucinato. L'idea di incubo visionario, che avrebbe dovuto permeare tutta la pellicola, è circoscritta agli ultimi dieci minuti. Un po' pochino. Dal punto di vista stilistico, la mano di Aldo Lado si rivela, in ogni caso, meno artigianale di quella di tanti suoi colleghi di serie B. Ambientazione mitteleuropea e cast internazionale l'hanno reso un prodotto da esportazione. Fiacca colonna sonora di Ennio Morricone e fotografia di Giuseppe Ruzzolini. La Praga del film è in realtà Zagabria. Il titolo a effetto non ha nessun legame con la vicenda.
Maximal Interjector
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