La costanza della ragione
1964
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
120 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Pasquale Festa Campanile
Attori
Enrico Maria Salerno
Norma Bengell
Sami Frey
Andrea Checchi
Sergio Tofano
Catherine Deneuve
Crescita morale e sentimentale del giovane Bruno Santini (Sami Frey), ragazzo dai forti ideali che verrà stravolto dall'amore per la bellissima Lori (Catherine Deneuve). Una maturazione, anche politica, inevitabile per un uomo della sua età.
Alla sua prima regia in solitaria, Pasquale Festa Campanile traspone ambiziosamente l'omonimo romanzo del fiorentino Pratolini, per gettarsi in un dramma intimista che in parte tradisce l'originale respiro sociopolitico. Qui l'attenzione va all'evoluzione comportamentale, alla presa di coscienza dinnanzi a una vita in cui il sentimento deve lasciare spazio alla ragione; il tutto tralasciando il contesto e superficializzando un po' troppo. Restano comunque le belle prove degli interpreti (la Deneuve è al primo film in Italia), l'ottima costruzione in flashback e alcune atmosfere rarefatte calzanti. Il rammarico è tutto per un'operazione che, con più coraggio, avrebbe lasciato il segno.
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