Il cuore di Chev Chelios (Jason Statham), che viene sostituito da un muscolo cardiaco elettronico, è stato impiantato nel corpo di un vecchio boss della malavita cinese di Los Angeles (David Carradine). Chev si lancia in una folle corsa per riavere quello che era suo, punteggiata dalla ricerca di fonti di elettricità che mantengano in funzione il suo cuore artificiale.
Crank: High Voltage parte da dove si era concluso Crank (2006), riprendendone anche stile e struttura. Se nel film precendente il pretesto che rendeva concitata l'azione era l'adrenalina che il protagonista doveva tenere alta nel sangue per rallentare l'effetto di un potente veleno, in Crank: High Voltage c'è l'alta tensione, che Chev deve far scorrere nel proprio corpo per alimentare il suo cuore elettronico. Mark Neveldine e Brian Taylor si riconfermano grandi registi d'azione ma, se l'idea e la regia di Crank erano state un'innovativa ventata d'aria fresca nel cinema di genere, in questo sequel il tutto sa ovviamente di già visto, e i 90 minuti di azione ininterrotta e ai limiti dell'assurdo non sono più originali come quelli del lungometraggio precedente. Jason Statham si riconferma vera e proprio icona action e, probabilmente, l'unico attore capace di reggere sulle proprie spalle film come Crank e Crank: High Voltage. La regia è sempre contraddistinta da numerosi punti macchina (ancor più che in Crank) e da un montaggio velocissimo. Piacerà a chi ha apprezzato la prima pellicola, anche se rimarrà meno colpito dalla novità, e a tutti gli amanti dell'azione senza compromessi. Torna in un cameo Chester Bennington, frontman dei Linkin Park, mentre fanno una comparsata anche le celebri pornostar Jenna Haze, Monique Alexander, Ron Jeremy e Lexington Steele. Nei panni del boss cinese c'è il mitico David Carradine, vecchia icona del cinema di serie B e il Bill di Kill Bill (2003) di Quentin Tarantino.