Rafael (Guillermo Toledo), donnaiolo impunito che lavora in un centro commerciale, uccide involontariamente un collega che aveva appena ricevuto una promozione da lui tanto sperata. Nessuno assiste alla scena, tranne la commessa bruttina Lourdes (Mónica Cervera), che baratterà il silenzio con il matrimonio. Da un soggetto scritto da Álex de la Iglesia insieme a Jorge Guerricaechevarría, con il quale firma anche la sceneggiatura, prende vita questa curiosa black comedy capace di stravolgere le carte in tavola più volte. Un film spaccato a metà, una riflessione sul ruolo del potere che spesso porta chi lo possiede a decidere di esercitarlo nel modo più meschino e tremendo, non solo a beneficio del proprio interesse ma sadicamente rivolto contro quello altrui. L'uomo che non deve chiedere mai diventa rapidamente lo zerbino della zitella frustrata: un ribaltamento di ruoli possibile anche grazie alle belle prove di Toledo e Cervera, interpreti perfettamente in parte. C'è spazio anche per una piccata critica al consumismo, metaforizzato dal centro commerciale in cui si svolge interamente l'azione e trasformato in un delirante androne infernale in cui si intrecciano situazioni paradossali. Proprio qui sta l'unico limite della pellicola, che vede de la Iglesia (come spesso gli accade) deragliare nei minuti finali, perdendo la misura di quel tocco grottesco, unico nel suo genere, e sviando verso una totale confusione. Ottimo successo di pubblico in Spagna e ben sei candidature ai premi Goya. Curiosità: i clown che appaiono nelle scene finali, sono dei fan di de la Iglesias reclutati per il film.