Cronisti d'assalto
The Paper
1994
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Ron Howard
Attori
Michael Keaton
Glenn Close
Robert Duvall
Randy Quaid
Marisa Tomei
Jason Robards
L'iperattivo Henry Hackett (Michael Keaton) è il caporedattore del New York Sun. In una giornata di fuoco dovrà vedersela con sua moglie Martha (Marisa Tomei), prossima al parto, valutare un'allettante offerta di lavoro dal prestigioso Sentinel, e affrontare le difficili riunioni di redazione capeggiate dal direttore White (Robert Duvall).
Commedia frenetica e disorientante, Cronisti d’assalto rappresenta il tentativo da parte del suo regista di porre al centro del progetto l’estrema immedesimazione dello spettatore. Il pubblico è infatti costretto a identificarsi con i mille stimoli a cui il protagonista è sottoposto, bombardato dai tanti impegni del protagonista. L’effetto è ben riuscito (seppur in maniera schematica), raccontando con il giusto piglio la vita redazionale brulicante di persone, senza dare (volutamente) coordinate per accentuare la sensazione di essere in balia degli eventi. Alla lunga però l'espediente stufa. Affiatato il gruppo di interpreti, anche se imbrigliato in una galleria di personaggi modellati secondo la più convenzionale american way of life. Howard gestisce con buona personalità l'insieme delle voci in gioco, concedendo anche qualche stoccata allo spietato mondo dell'informazione per poi concludere il lavoro con un finale a incastro in cui tutto torna al posto giusto. Nomination all'Oscar per la canzone Make Up Your Mind di Randy Newman.
Commedia frenetica e disorientante, Cronisti d’assalto rappresenta il tentativo da parte del suo regista di porre al centro del progetto l’estrema immedesimazione dello spettatore. Il pubblico è infatti costretto a identificarsi con i mille stimoli a cui il protagonista è sottoposto, bombardato dai tanti impegni del protagonista. L’effetto è ben riuscito (seppur in maniera schematica), raccontando con il giusto piglio la vita redazionale brulicante di persone, senza dare (volutamente) coordinate per accentuare la sensazione di essere in balia degli eventi. Alla lunga però l'espediente stufa. Affiatato il gruppo di interpreti, anche se imbrigliato in una galleria di personaggi modellati secondo la più convenzionale american way of life. Howard gestisce con buona personalità l'insieme delle voci in gioco, concedendo anche qualche stoccata allo spietato mondo dell'informazione per poi concludere il lavoro con un finale a incastro in cui tutto torna al posto giusto. Nomination all'Oscar per la canzone Make Up Your Mind di Randy Newman.
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