Decalogo, 9 – Non desiderare la donna d'altri
Dekalog, dziewięć
1989
Paese
Polonia
Genere
Drammatico
Durata
60 min.
Formato
Colore
Regista
Krzysztof Kieślowski
Attori
Piotr Machalica
Ewa Błaszczyk
Jolanta Piętek-Górecka
Jan Jankowski
Jerzy Trela
Artur Barcis
Roman (Piotr Machalica) scopre di essere totalmente impotente. Lo confessa alla moglie (Ewa Błaszczyk), che lo rassicura: non lo lascerà, in virtù dell'amore che gli unisce, sostenendo di non avere un altro uomo. Ma la donna mente: l'uomo scopre il tradimento e inizia a spiarli compulsivamente.

Nono episodio del Decalogo. Come per il precedente film e per il successivo, l'episodio, pur prendendo pieghe drammatiche, porta a un esito conciliante e di reciproco ritrovarsi. Alla base della pellicola, la paradossale situazione dell'uomo che, non potendo più soddisfare sessualmente la moglie, finisce per desiderarla ancora maggiormente. E il desiderio compulsivo dello studente-amante (Jan Jankowski) finirà per portare Roman a compiere gesti estremi. Il dubbio è qui sia morale (la dicotomia tra amore e sesso e la loro presunta indivisibilità sul piano sentimentale) quanto religioso (la sacralità del matrimonio). Costruito su un vorticoso e drammatico ribaltarsi dei ruoli, il film costringe lo spettatore a uno straniamento etico che risulta, però, alla fine, più accomodante rispetto ad altri titoli del Decalogo, arrivando infatti a esiti meno estremi. Come al solito ricco di simboli (il cruscotto che non si chiude, che rimanda all'impotenza dell'uomo), Decalogo, 9 tratteggia con abilità il dramma di un uomo impotente su tutti i piani, sia fisico (il sesso) sia morale (come comportarsi in questa situazione di cui è colpa e vittima allo stesso tempo?). Viene citato il finto compositore Van Den Budenmayer, che comparirà anche in Tre colori: Film blu (1993).
Maximal Interjector
Browser non supportato.