La giornalista di cronaca rosa Jenny Lerner (Tea Leoni) scopre casualmente che un enorme meteorite è in rotta di collisione con la terra. Per fermarlo, viene istituita una spedizione spaziale, capitanata da Spurgeon Keeney (Robert Duvall), con l'obbiettivo di impedire l'imminente impatto. Immediatamente si scatena il panico e tutta la popolazione cerca la salvezza in rifugi sotterranei, ma non c'è posto a sufficienza per tutti.
Sorta di clone di Armageddon (1998) di Michael Bay, col quale condivide una trama pressoché identica e un'impostazione tematica assai similare. Il film di Mimi Leder, prodotto da Steven Spielberg, nonostante il pregio di un'accettabile messa in scena d'insieme, realizzata grazie all'azione combinata di diversi esperti del settore e alla meticolosa professionalità della regista nello scegliere inquadrature e movimenti di macchina, fa però acqua da tutte le parti: sentimentalismo à gogo, pathos calcolato che entra in scena in maniera evidentemente studiata, vuoti emotivi e psicologici riempiti alla meno peggio con una ridicola quantità di retorica da soap opera, enfatica e basata su frasi fatte e luoghi comuni. Le prolissità, con a monte tutto ciò, di certo non aiutano. Nel cast tecnico anche Michael Lantieri, curatore degli effetti speciali di film come Mars Attacks! (1996) e Ritorno al futuro (1985).