A Los Angeles, un gruppo di conoscenti pianifica un omicidio per incassare un'assicurazione sulla vita di 100.000 dollari. Susan (Nastassja Kinski) e il suo amante Sam (Billy Zane) assoldano come sicari gli imbranati Steve (Rob Schneider) e Bill (Michael Biehn), che falliscono miseramente. Tocca al professionista Bob (Dan Aykroyd) rimediare al danno, con l'aiuto della svampita e seducente Betty (Lara Flynn Boyle). Anomalo – ma non anonimo – lavoro di John Landis, girato nello stesso anno del disastroso Blues Brothers – Il mito continua. Il regista inventa e scrive una commedia thriller-noir sciroccata ed estremamente briosa, che gioca con la stupidità dei propri protagonisti e scherza con lo spettatore. Erano anni che per il cineasta americano i meccanismi narrativi non funzionavano così bene, e per questo risulta ancora più ingiusta la stroncatura ricevuta all'AFI Film Festival, che ha portato il film ad essere distribuito in America direttamente in home video col titolo Dying to Get Rich. Tutti i personaggi di Delitto imperfetto sono sopra le righe, tenuti assieme da una serie di equivoci forse risaputi ma molto meno sciocchi di quanto possa sembrare. A parte Dan Aykroyd – qui comunque in un ruolo insolito – Landis si avvale di attori “nuovi” rispetto ai consueti sodali: Kinski, Zane, Schneider. Ma è la provocante e ironica Betty interpretata da Lara Flynn Boyle (I segreti di Twin Peaks) a fare breccia e a far esplodere le irresistibili armi del cinismo, della bizzarria e del grottesco.