Una giovane (Anne Libert) fugge dal convento in cui è rinchiusa con la sorella (Britt Nichols) per apprendere la stregoneria e vendicare la madre morta sul rogo. Satanismo, stregoneria, sesso, lesbismo, sadomaso, feticismi: c'è spazio per tutte le provocazioni possibili in questo film di Jesús Franco (che si firma con lo pseudonimo Clifford Brown) che prende le mosse dal suo Il trono di fuoco per orientarsi però su una strada molto meno tradizionalista e assai più pepata. Peccato che erotismo, violenza e nudità sembrino scelte di comodo solo per far gridare allo scandalo e non abbiano alcuna valenza narrativa. Utilizzando parecchi cliché dell'Età Oscura (perversioni religiose, camere delle torture, influssi demoniaci), Franco intesse un arazzo di corpi tra l'agonia e l'estasi senza nessuna struttura, che finisce più per annoiare invece di risultare pruriginoso come vorrebbe.