Figlia di un ferroviere e originaria di un paesino di provincia, Paola (Elli Parvo) scappa di casa e, giunta in città, comincia a fare la prostituta di alto bordo. Qui la ragazza conosce Giovanni (Carlo Ninchi), brav'uomo al quale non riesce a raccontare la verità circa l'origine dei suoi guadagni. Dopo qualche anno decide di tornare a casa, ma la sua fama la perseguiterà. Iniziato da Roberto Rossellini nel 1943 con il nome Scalo merci e poi abbandonato per mancanza di fondi, il film venne ripreso e terminato da Marcello Pagliero, che ne riscrisse in parte anche la sceneggiatura. Inoltre, a causa di una scena di nudo della protagonista, l'opera subì numerosi interventi della censura che contribuirono a snaturare ulteriormente il prodotto finale. Peccato, perché il plot è buono e risulta ancora efficace e universale (il rapporto tra città e provincia, senza partigianerie da un lato o dall'altro). Molto apprezzabile il registro crudo e povero, capace di collocare la pellicola nella grigia galassia di prodotti ascrivibili al movimento neorealista. Il risultato finale, tuttavia, è troppo eterogeneo, con la mano pesante e melodrammatica di Pagliero (e, a quanto pare, della produzione) che cozza contro l'approccio più spoglio e realista di Rossellini.