1910. L'anticonformista attrice teatrale Naomi (Barbara Stanwyck), dopo anni in cui non aveva più contatti con l'ex marito Henry (Richard Carlson) e i tre pargoli, ha l'occasione per riavvicinarsi al nucleo famigliare quando va ad assistere alla recita scolastica della figlia minore. Efficace quadro mélo che ha il pregio di non spingere eccessivamente sul pedale del sentimentalismo, Desiderio di donna vale soprattutto per la presenza della Stanwyck, presenza magnetica combattuta tra il proprio status di donna emancipata e la volontà di recuperare la sicurezza degli affetti più cari. Purtroppo, alla sotterranea tensione narrativa dettata da attriti e incomprensioni, fa seguito un finalino posticcio e consolatorio che inficia non poco il clima di tormento della vicenda. Seppur il film sia ambientato a inizio Novecento, la volontà di incrinare il perbenismo di facciata della famiglia anni '50 non è certo trascurabile. Tratto dal romanzo Stopover (1951) di Carol Ryrie Brink.