Destinazione Piovarolo
1955
Paese
Italia
Generi
Comico, Grottesco, Drammatico
Durata
89 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Domenico Paolella
Attori
Totò
Marisa Merlini
Tina Pica
Arnoldo Foà
Paolo Stoppa
Giacomo Furia
Mario Carotenuto
Leopoldo Trieste
Antonio La Quaglia (Totò), capostazione di terza classe, ha sempre sognato di fare questo mestiere. Quando gli viene affidata la stazione di Piovarolo, piccolo paesino sperduto dove passa un solo accelerato al giorno, spera di riuscire ad andarsene al più presto. L'arrivo di un ministro potrebbe essere la sua occasione.
Paolella e Totò tornano a collaborare dopo Il coraggio (1955). L'intento satirico (anche a livello politico) funziona a fasi alterne, traducendosi in alcune scene d'effetto e in altre più stereotipate, e comunque l'ambizione a raccontare trent'anni di costume nazionale si rivela ben presto fuori portata per gli autori. La raffigurazione della sperduta provincia italiana ha un suo fascino e il regista garantisce a Totò un primo tempo brillante (anche per gli scambi con Tina Pica) seguito da una seconda parte dove gli accenti umani del ruolo gli permettono un'interpretazione a tutto tondo. Sulla pellicola permane però un senso di incompiutezza.
Paolella e Totò tornano a collaborare dopo Il coraggio (1955). L'intento satirico (anche a livello politico) funziona a fasi alterne, traducendosi in alcune scene d'effetto e in altre più stereotipate, e comunque l'ambizione a raccontare trent'anni di costume nazionale si rivela ben presto fuori portata per gli autori. La raffigurazione della sperduta provincia italiana ha un suo fascino e il regista garantisce a Totò un primo tempo brillante (anche per gli scambi con Tina Pica) seguito da una seconda parte dove gli accenti umani del ruolo gli permettono un'interpretazione a tutto tondo. Sulla pellicola permane però un senso di incompiutezza.
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