Il maturo possidente di campagna Rocco (Totò) arriva in città col fratello Martino (Peppino De Filippo) in cerca di svago. In un locale incontreranno una vedova con figlio che, in preda alla disperazione, si propone come prostituta. Il loro incontro segnerà le vite di entrambi, forse in meglio. Da una novella di Giorgio Bianchi, Fabrizi gira, co-sceneggia e co-interpreta questo film diviso tra dramma e commedia. Totò esplora la vena comica nei duetti (sempre riusciti) con De Filippo (qui al secondo incontro col Principe) e riserva ai momenti con la Padovani il suo risvolto amaro e malinconico. Ma il film funziona poco, indeciso tra le sue due anime e, per quanto riguarda quella drammatica, affossato da un sentimentalismo e una retorica di bassa lega. Ultima pellicola prodotta dalla casa di produzione di Fabrizi. Non ebbe molto successo al botteghino.