Lady Diana Spencer (Naomi Watts), separatosi dal Principe Carlo, conosce il medico di origine pakistana Hasnat Khan (Naveen Andrews) con cui inizia una storia mantenendo il più stretto riserbo. Divenuta di dominio pubblico, la relazione subisce una brusca interruzione e Diana, ancora turbata, conosce Dodi Al-Fayed (Cas Anvar), figlio del magnate egiziano Mohammed Al-Fayed. La principessa triste dovrà combattere contro la pressione dei media sulla sua vita pubblica e privata.
Basandosi sulla biografia Diana: Her Last Love scritta da Kate Snell, il regista tedesco Oliver Hirschbiegel affronta il genere del biopic prendendo in esame l'ultimo periodo di vita di Lady Diana, concentrandosi sui lati più scomodi in maniera furba e ricattatoria. Più che a un film biografico, l'opera assomiglia a un romanzetto sentimentale un po' “gossiparo”, che non riesce a restituire la complessità di una figura controversa e si limita a proporla soltanto come l'immaginario comune la ricorda. Un'operazione di puro sciacallaggio, che approfitta della tragedia senza nessuna lettura personale. E, per altro, la forma scelta è quella di un insulso film TV pomeridiano, in linea con il tono di un modestissimo copione.