Dieci
Dah
2002
Paesi
Francia, Iran
Genere
Drammatico
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Abbas Kiarostami
Attori
Mania Akbari
Amin Maher
Kamran Adl
Dentro l'abitacolo dell'automobile di una donna (Mania Akbari) si alternano diversi passeggeri: suo figlio Amin, sua sorella, una anziana che deve raggiungere il tempio, una ragazza abbandonata dal fidanzato, una prostituta.
L'automobile, spazio di intimità semovente che mette in connessione individui e luoghi distanti, è un topos ricorrente nel cinema di Kiarostami fin da E la vita continua (1992). Nel suo dodicesimo lungometraggio, questo nucleo ristretto di comunità dentro la comunità (una Teheran percepita di riflesso solo nel rumore del traffico) è il contesto fisico e teorico dentro cui si costruisce il film. Nelle dieci sequenze che lo costituiscono, interamente girate dentro l'auto e introdotte da stacchi di montaggio che ne accentuano la frammentazione, il regista sviluppa una lucida riflessione sulla condizione femminile in Iran: le voci delle donne protagoniste rivelano le contraddizioni profonde che il processo di emancipazione femminile ha prodotto nella società iraniana, tra rifiuto dei valori tradizionali, crisi dei modelli familiari e ricerca di una diversa affermazione individuale. La molteplicità dei punti di vista arricchisce di spunti un canovaccio che nella sua spontaneità sembra farsi davanti ai nostri occhi, collocandosi in quella dimensione liminare di passaggio, cara al regista, tra verità e finzione. Eccessivamente radicale, però la scelta di non lasciare fuori dal film i momenti di vuoto e di silenzio: tali passaggi rischiano di risultare troppo faticosi (e, forse, non necessari) agli occhi degli spettatori meno pazienti.
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