Sopravvissuto da piccolissimo a un massacro voluto dal faraone Ramesse (Yul Brinner), Mosè (Charlton Heston) diventa il principe d'Egitto, scopre la sua missione divina e libera il popolo d'Israele dalla schiavitù guidandolo verso la Terra Promessa.

Remake dell'omonimo film muto del '23 diretto dallo stesso Cecil B. DeMille, I dieci comandamenti è uno dei kolossal biblici più celebri usciti dagli Studios di Hollywood, il modello definitivo di peplum che innalza lo splendore plastico-figurativo di un (sotto)genere a riferimento estetico delle gloriose produzioni a stelle e strisce degli anni '50. Nel narrare le avventurose vicende di Mosè, tutto è esagerato: la durata (3h40'), il numero di attori principali e di comparse, i colori sgargianti, i costumi, la maestosità delle scene di massa. Ogni singola componente che costituisce la pellicola concorre alla realizzazione di un'opera perfetta nella sua dimensione monstre. Girato in uno spettacolare VistaVision con la consueta perizia registica da DeMille, il film ha un respiro cinematografico e un fascino old-style impareggiabili. Lungo, prolisso, ridondante ma assolutamente intoccabile, in grado di mixare avventura, melodramma, epica e biografia fantasy. Charlton Heston immenso. Tre anni di lavorazione alla sceneggiatura, due anni di riprese, costato 13 milioni di dollari ne incassò 43. Maestosa colonna sonora di Elmer Bernstein. Un solo Oscar per gli effetti speciali più altre sei nomination, tra cui quella al miglior film.