Dopo l'assassinio dei genitori da parte di un rapinatore, i piccoli Marco (Giuliano Gensini) e Sarah (Ilary Blasi) vengono affidati alle cure degli zii. Dotati di poteri paranormali, difenderanno la casa e i loro affetti da presenze oscure, vendicandosi dell'assassino. Parte di un ciclo di horror televisivi (insieme a La casa nel tempo, 1989) mai andato in onda per vicissitudini produttive, La dolce casa degli orrori è un thriller paranormale con scarsa personalità, girato da un Lucio Fulci in visibile calo di ispirazione e ostacolato da un budget inadeguato. Non sono sufficienti un paio di interessanti intuizioni registiche, tra cui la soggettiva dei piccoli protagonisti nella sequenza del funerale e l'uso suggestivo degli interni tra giochi di luce e ombre equivoche, per conferire sapore a un piatto indigesto: la pellicola, pur nella relativamente breve durata, non riesce mai a inquietare o a suscitare un moto d'interesse. Deludente anche per gli appassionati fulciani, a causa di sbiaditi tocchi autoriali. Nel cast spicca la presenza della giovanissima Ilary Blasi, futuro personaggio televisivo. Sceneggiatura di Gigliola Battaglini e Vincenzo Mannino.