Donnie Darko
Donnie Darko
2001
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Fantasy
Durata
113 min.
Formato
Colore
Regista
Richard Kelly
Attori
Jake Gyllenhaal
Jena Malone
Mary McDonnell
Holmes Osborne
Maggie Gyllenhaal
Katharine Ross
Drew Barrymore
Patrick Swayze
Seth Rogen
1988. Nei giorni del confronto elettorale tra George Bush Sr. e Michael Dukakis, il motore di un aereo cade sulla stanza di Donnie Darko (Jake Gyllenhaal). Il giovane si salva perché, in preda a un attacco di sonnambulismo, esce di casa richiamato da un misterioso personaggio vestito da coniglio...
Vero e proprio cult generazionale, il film d'esordio dell'allora ventiseienne Richard Kelly è un'abilissima commistione di fantascienza, horror e teenage-movie, che ha segnato l'immaginario apocalittico della generazione X e della realtà giovanile dell'America immediatamente successiva all'11 Settembre. Decisamente ambizioso ed elegantemente criptico e arzigogolato nella struttura, il film di Kelly guarda a un decennio (gli anni Ottanta) per raccontare orrori e paure di oggi, violando definitivamente quella purezza costitutiva con gli echi sordidi e inquietanti degli anni '90, un decennio che è stato attraversato in maniera non indolore per poi arrivare alle macerie senza nome degli anni Zero. Il film prende a modello David Lynch, la cultura pop e alcune teorie di fisica quantistica, mescolando il tutto con sorprendente e livido nichilismo e con la sfrontatezza che solo un'opera manifesto può avere, con un occhio chiaramente rivolto, in questo caso, alla concretezza delle mutazioni sociali, al corso e alle pieghe della Storia. I generi vengono stravolti e superati senza soluzione di continuità, con una libertà stilistica che stupisce non soltanto data la giovane età del regista, ma anche considerando il periodo di stallo vissuto dal cinema fantastico americano a cavallo tra i due millenni. La dimensione intimista intorno alla quale ruota tutto il film (cos'è veramente la fine del mondo per Donnie?), poi, è di quelle che rimangono dentro e costringono a ripensare al tutto sotto una luce completamente diversa, ovviamente apocalittica, iconoclasta, autodistruttiva. Uscito nelle sale americane proprio il weekend successivo all'11 settembre (una coincidenza da far rizzare i peli della nuca, soprattutto considerando una certa scena del film che ha per protagonista un velivolo che si abbatte sulla dimora del protagonista), è stato un disastro commerciale e sul momento non ha trovato un pubblico, probabilmente ancora sotto shock, in grado di recepirne la portata, ma si sarebbe ampiamente rifatto negli anni a venire. Esiste una versione director's cut con venti minuti di sequenze aggiuntive, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2004, e un disastroso sequel, S. Darko (2009), incentrato sulla sorella di Donnie, sul quale è meglio stendere un velo pietoso.
Vero e proprio cult generazionale, il film d'esordio dell'allora ventiseienne Richard Kelly è un'abilissima commistione di fantascienza, horror e teenage-movie, che ha segnato l'immaginario apocalittico della generazione X e della realtà giovanile dell'America immediatamente successiva all'11 Settembre. Decisamente ambizioso ed elegantemente criptico e arzigogolato nella struttura, il film di Kelly guarda a un decennio (gli anni Ottanta) per raccontare orrori e paure di oggi, violando definitivamente quella purezza costitutiva con gli echi sordidi e inquietanti degli anni '90, un decennio che è stato attraversato in maniera non indolore per poi arrivare alle macerie senza nome degli anni Zero. Il film prende a modello David Lynch, la cultura pop e alcune teorie di fisica quantistica, mescolando il tutto con sorprendente e livido nichilismo e con la sfrontatezza che solo un'opera manifesto può avere, con un occhio chiaramente rivolto, in questo caso, alla concretezza delle mutazioni sociali, al corso e alle pieghe della Storia. I generi vengono stravolti e superati senza soluzione di continuità, con una libertà stilistica che stupisce non soltanto data la giovane età del regista, ma anche considerando il periodo di stallo vissuto dal cinema fantastico americano a cavallo tra i due millenni. La dimensione intimista intorno alla quale ruota tutto il film (cos'è veramente la fine del mondo per Donnie?), poi, è di quelle che rimangono dentro e costringono a ripensare al tutto sotto una luce completamente diversa, ovviamente apocalittica, iconoclasta, autodistruttiva. Uscito nelle sale americane proprio il weekend successivo all'11 settembre (una coincidenza da far rizzare i peli della nuca, soprattutto considerando una certa scena del film che ha per protagonista un velivolo che si abbatte sulla dimora del protagonista), è stato un disastro commerciale e sul momento non ha trovato un pubblico, probabilmente ancora sotto shock, in grado di recepirne la portata, ma si sarebbe ampiamente rifatto negli anni a venire. Esiste una versione director's cut con venti minuti di sequenze aggiuntive, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2004, e un disastroso sequel, S. Darko (2009), incentrato sulla sorella di Donnie, sul quale è meglio stendere un velo pietoso.
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