Don't Look Up
Don't Look Up
2021
Netflix
Paese
Usa
Generi
Commedia, Drammatico, Fantascienza
Durata
145 min.
Formato
Colore
Regista
Adam McKay
Attori
Leonardo DiCaprio
Jennifer Lawrence
Meryl Streep
Timothée Chalamet
Jonah Hill
Cate Blanchett
Mark Rylance
Ron Perlman
Melanie Lynskey
Ariana Grande
La laureanda in astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) e il professor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) fanno una straordinaria scoperta: una cometa in orbita all'interno del sistema solare. Il primo problema è che si trova in rotta di collisione con la Terra. E l'altro? La cosa non sembra interessare a nessuno.
Sei anni dopo La grande scommessa e tre anni dopo Vice – L’uomo nell’ombra, Adam McKay torna dietro la macchina da presa per un’altra satira che punta il dito contro il sistema (politico e non solo) degli Stati Uniti. In questo caso non ci sono dei riferimenti biografici espliciti alla storia, dato che il film si basa su “fatti realmente possibili” (come sottolinea lo slogan che capeggia sulla locandina ufficiale), ma i collegamenti con il presente sono numerosi: in questa commedia ricca di humour nero ci sono interessanti riflessioni sul ruolo dei media nel mondo di oggi e una vera e propria satira sul negazionismo, che tanto c’entra con il periodo del Covid e come il virus venga manipolato a seconda dei giochi di potere. McKay è meno brillante del solito in fase di messinscena (la regia è più convenzionale rispetto a quella dei titoli sopracitati), ma a contare è una buona scrittura, capace di creare personaggi tanto grotteschi quanto credibili. Pur giocando molto sopra le righe McKay riesce a ragionare in maniera interessante sulle reazioni a una “possibile catastrofe” e su come, in un mondo sempre più virtuale, i dati reali siano qualcosa che interessa soltanto a una piccola parte di persone… a meno che non diventino virali sui social! Alcuni spunti sanno di già visto e non sempre il film è incisivo al punto giusto, ma il disegno complessivo regge anche grazie alle prove di un cast all-star in buonissima forma. Distribuito al cinema per poche settimane prima di arrivare direttamente su Netflix.
Sei anni dopo La grande scommessa e tre anni dopo Vice – L’uomo nell’ombra, Adam McKay torna dietro la macchina da presa per un’altra satira che punta il dito contro il sistema (politico e non solo) degli Stati Uniti. In questo caso non ci sono dei riferimenti biografici espliciti alla storia, dato che il film si basa su “fatti realmente possibili” (come sottolinea lo slogan che capeggia sulla locandina ufficiale), ma i collegamenti con il presente sono numerosi: in questa commedia ricca di humour nero ci sono interessanti riflessioni sul ruolo dei media nel mondo di oggi e una vera e propria satira sul negazionismo, che tanto c’entra con il periodo del Covid e come il virus venga manipolato a seconda dei giochi di potere. McKay è meno brillante del solito in fase di messinscena (la regia è più convenzionale rispetto a quella dei titoli sopracitati), ma a contare è una buona scrittura, capace di creare personaggi tanto grotteschi quanto credibili. Pur giocando molto sopra le righe McKay riesce a ragionare in maniera interessante sulle reazioni a una “possibile catastrofe” e su come, in un mondo sempre più virtuale, i dati reali siano qualcosa che interessa soltanto a una piccola parte di persone… a meno che non diventino virali sui social! Alcuni spunti sanno di già visto e non sempre il film è incisivo al punto giusto, ma il disegno complessivo regge anche grazie alle prove di un cast all-star in buonissima forma. Distribuito al cinema per poche settimane prima di arrivare direttamente su Netflix.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare