Dove eravamo rimasti
Ricki and the Flash
2015
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Commedia
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
Jonathan Demme
Attori
Meryl Streep
Kevin Kline
Mamie Gummer
Sebastian Stan
Rick Springfield
Ben Platt
Audra McDonald
Charlotte Rae
Linda, in arte Ricki (Meryl Streep), ha preferito una carriera da rockstar alla vita in famiglia. È praticamente un'estranea per i suoi tre figli, ormai adulti, ma una telefonata del suo ex marito (Kevin Kline) la riporterà al nido domestico: la figlia Julie (Mamie Gummer) è caduta in depressione dopo essere stata abbandonata da suo marito e ha cercato di suicidarsi.
Scritto da Diablo Cody, il film riesce a trasmettere la grande passione che il regista Jonathan Demme ha sempre avuto nei confronti dell'universo musicale. Proprio come nei suoi documentari a tema (Neil Young: Heart of Gold del 2006 o Enzo Avitabile Music Life del 2012), Demme dimostra grande padronanza nella gestione delle performance della band di Ricki: perfetti tempi di montaggio, ottima scelta delle canzoni, grande coinvolgimento emotivo. Ma è proprio questo coinvolgimento che spesso manca nei momenti più statici, inficiati da alcuni dialoghi superficiali e da un andamento narrativo del tutto prevedibile e scontato. È un prodotto onesto, ma profondo soltanto a tratti, che riesce ad alternare bene i registri (dal dramma malinconico alla commedia leggera) ma fatica eccessivamente a tenere alto il ritmo. E, se il matrimonio conclusivo è girato con cura (viene in mente il sottovalutato e notevole Rachel sta per sposarsi del 2008), il buonismo dei minuti finali (un ultimo concerto con tutti gli invitati pronti a ballare) si poteva quantomeno evitare. I personaggi sono un po' stereotipati, fatta eccezione (in parte) per la protagonista, nei cui panni si muove un'inedita, convincente, strepitosa e scatenata Meryl Streep. Scelto come film d'apertura del Festival di Locarno 2015.
Scritto da Diablo Cody, il film riesce a trasmettere la grande passione che il regista Jonathan Demme ha sempre avuto nei confronti dell'universo musicale. Proprio come nei suoi documentari a tema (Neil Young: Heart of Gold del 2006 o Enzo Avitabile Music Life del 2012), Demme dimostra grande padronanza nella gestione delle performance della band di Ricki: perfetti tempi di montaggio, ottima scelta delle canzoni, grande coinvolgimento emotivo. Ma è proprio questo coinvolgimento che spesso manca nei momenti più statici, inficiati da alcuni dialoghi superficiali e da un andamento narrativo del tutto prevedibile e scontato. È un prodotto onesto, ma profondo soltanto a tratti, che riesce ad alternare bene i registri (dal dramma malinconico alla commedia leggera) ma fatica eccessivamente a tenere alto il ritmo. E, se il matrimonio conclusivo è girato con cura (viene in mente il sottovalutato e notevole Rachel sta per sposarsi del 2008), il buonismo dei minuti finali (un ultimo concerto con tutti gli invitati pronti a ballare) si poteva quantomeno evitare. I personaggi sono un po' stereotipati, fatta eccezione (in parte) per la protagonista, nei cui panni si muove un'inedita, convincente, strepitosa e scatenata Meryl Streep. Scelto come film d'apertura del Festival di Locarno 2015.
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