1927. Un grande evento sconvolge la quiete della splendida tenuta Downton Abbey: il conte di Grantham, Robert Crawley (Hugh Bonneville), riceve una lettera direttamente da Buckingham Palace, nella quale viene comunicato che il Re e la Regina d’Inghilterra faranno visita alla dimora.
Dopo 52 episodi divisi in 6 stagioni televisive, la fortunata serie di Downton Abbey approda sul grande schermo per la gioia dei tanti fan che l’avevano amata in tv. Quattro anni dopo il termine dell’ultima stagione, si torna nella celebre residenza, in una sorta di sequel pensato appositamente per il cinema e dotato delle tipiche caratteristiche che avevano le puntate di questo format tipicamente british: grandi attori, battute ficcanti, panoramiche sul mondo dei serviti e dei servitori nella Gran Bretagna sotto il regno di Re Giorgio V. Tutto quello che ci si può aspettare, lo si trova in questo lungometraggio, che aggiunge ben poco a dinamiche narrative o stilistiche ormai consolidate e che, nonostante un soggetto di buona presa, è un film piuttosto conservativo, pensato direttamente per gli orfani della serie. Niente di male, anzi, visto che si sorride spesso e la visione è indubbiamente piacevole, ma forse per un passaggio sul grande schermo si sarebbe potuto rischiare anche di più. Il risultato, infatti, è un classico feel-good movie da domenica pomeriggio, godibile ma privo di grande nerbo e buonista anche oltre il necessario. Attori, naturalmente, in formissima all’interno di un cast che continua a fare dell’armonia complessiva il suo principale punto di forza.