Jonathan Harker (Unax Ugalde) viene vampirizzato dal conte Dracula (Thomas Kretschmann), creatura notturna che inizia a mietere vittime nella Transilvania del XIX secolo. Ma l'obiettivo primario è Mina (Marta Gastini), moglie di Harker: il conte la vuole come compagna per l'eternità. Dario Argento persevera nel dirigere dei veri e propri scult: adattando il capolavoro di Bram Stoker (di cui resta ben poco), realizza un demenziale filmetto pieno di brutture, dalla sceneggiatura insensata e tragicomica ai desolanti effetti speciali di Sergio Stivaletti (in cui “svetta” la mantide religiosa, ottenuta con un pietoso digitale). Visivamente aberrante, ai limiti dell'amatoriale, con performance attoriali indegne: Asia Argento (Lucy) pronuncia le battute in modo incomprensibile e si agita come se fosse sotto elettroshock, Rutger Hauer (che interpreta Van Helsing) si aggira spaesato sul set (e pare si sia realmente perso nei boschi di Biella, dove si sono svolte le riprese). Incomprensibilmente presentato al Festival di Cannes.