Un padre di famiglia (Arthur V. Johnson) rientra a casa tardi, ubriaco e scontroso dopo l'abituale bevuta con gli amici. La moglie (Linda Arvidson) gli ricorda la promessa che aveva fatto: portare a teatro la figlia (Adele DeGarde). Lo spettacolo teatrale sarà per lui illuminante: la storia di un marito alcolizzato incapace di vivere dignitosamente lo convincerà infatti a smettere di bere. A Drunkard's Reformation è un cortometraggio che non raggiunge le vette tecniche di altri film di Griffith, ma rappresenta un efficace esempio di come, all'alba degli anni Dieci del Novecento, il cinema stesse acquistando sempre più valore. La storia del padre alcolizzato che trova in uno spettacolo teatrale un esempio di vita, non è che l'invito ai cittadini americani, da parte di Griffith e della Biograph (la casa di produzione per cui lavora), di abbandonare i bar per affollare le sale cinematografiche. Lo spettacolo cinematografico, infatti, era all'epoca un intrattenimento in concorrenza con tutti gli svaghi alla portata dell'uomo comune, ma che poteva offrire, al contrario degli altri, un accrescimento culturale e morale.