Una giornalista (Jennifer Salt) è testimone del brutale assassinio del compagno occasionale della sua vicina di casa (Margot Kidder). Avverte la polizia, ma il cadavere non si trova e nessuno le crede. Primo thriller di Brian De Palma e primo esplicito omaggio al cinema di Alfred Hitchcock che, a partire dalla colonna sonora (curata da Bernard Herrmann, fedele collaboratore del Maestro del brivido), viene più volte ricordato con soluzioni visive accattivanti e scelte stilistiche mai gratuite (la “voce acusmatica” di Psyco del 1960, il voyeurismo de La finestra sul cortile del 1954, il tema del doppio de La donna che visse due volte del 1958). Tutti ingredienti amalgamati tra loro con grande maestria tecnica e in maniera decisamente originale, evitando qualsiasi eccesso o compiacimento derivativo. La tensione palpabile e l'atmosfera morbosa sono costruite con cura da De Palma, supportato da un buon cast e da una sceneggiatura dal solido impianto narrativo. Diversi i momenti di grande fascino, soprattutto con l'approssimarsi della conclusione: inquietante, in particolare, una splendida sequenza in bianco e nero che svela più di un mistero sul passato della protagonista. Rifatto nel 2006 dall'anonimo Douglas Buck, senza alcun successo.