Duello mortale
Man Hunt
1941
Paese
Usa
Generi
Noir, Spionaggio, Drammatico
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Fritz Lang
Attori
Walter Pidgeon
Joan Bennett
George Sanders
John Carradine
Roddy McDowall
Il capitano Alan Thorndike (Walter Pidgeon), tiratore scelto e abile cacciatore, ha l'occasione di uccidere Hitler, ma fallisce e viene arrestato dai nazisti. Thorndike riesce a fuggire in maniera rocambolesca e scappa in Inghilterra, inseguito dallo spietato maggiore Quive-Smith (George Sanders). Aiutato dalla bella Jenny (Joan Bennett), proverà a evitare le tante spie che si mettono sulle sue tracce. Un noir bellico serrato e avvincente, dalle atmosfere notturne e ansiogene, perfettamente funzionali allo stile di Lang. Ed è proprio l'elegante e sinuosa messa in scena del regista tedesco a compensare le mancanze di uno script farraginoso in cui Lang ritrova comunque il tema, a lui molto caro, del potenziale killer nascosto in qualsiasi uomo, sfruttandone a pieno le intrinseche potenzialità. Sul tutto aleggiano un'aura di pericolo imminente e costante, nonché una tensione latente magistralmente dosata e tenuta alta senza un attimo di stanchezza narrativa. Almeno due le sequenze da antologia: lo straordinario inseguimento in metropolitana (con un gioco di luci e ombre dal taglio prettamente espressionista) e il duello finale tra Thorndike e Quive-Smith, messa in scena di un conflitto che non si può che risolvere senza vincitori, sottolineando una volta di più la ferma convinzione langhiana di un'impossibile distinzione netta e inequivocabile tra Bene e Male. Primo film fortemente antinazista firmato da Lang, seguito, in una ideale tetralogia, da Anche i boia muoiono (1943), Il prigioniero del terrore (1944) e Maschere e pugnali (1946). Il soggetto, tratto da un romanzo di Geoffrey Household, venne inizialmente proposto a John Ford che però rifiutò. Il personaggio di Joan Bennet è una prostituta, il che diede diversi problemi in fase di censura: per aggirare il Codice Hays si usarono diversi escamotage, come l'inserimento di una macchina da cucire nell'appartamento della ragazza, come a suggerirne una diversa professione.
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