1944. Un pilota americano (Lee Marvin) e un ufficiale giapponese (Toshirō Mifune) si ritrovano su un'isola deserta nel bel mezzo dell'oceano Pacifico: inizieranno una lunga sfida senza esclusione di colpi, fino a quando non si ritroveranno costretti a cooperare per sopravvivere. Interessante anti-war movie firmato da John Boorman, qui alla seconda prova dietro la cinepresa dopo il cult Senza un attimo di tregua(1967). Il regista rinuncia quasi completamente al montaggio frammentato dell'opera precedente (e in generale alla sua esuberanza stilistica) per mettersi al servizio di una storia di pura “azione”, tutta ambientata su una spiaggia, senza dialoghi e con al centro l'incontro/scontro tra i due protagonisti. L'obiettivo è infatti quello di mostrare la sostanziale identità degli esseri umani quando si spogliano delle sovrastrutture culturali e sono costretti a confrontarsi con la natura. Boorman, che in parte tornerà sugli stessi temi con Un tranquillo week-end di paura(1972), riesce nell'impresa di non annoiare mai e, grazie anche alla grandissima interpretazione dei due protagonisti, crea un notevole spettacolo pervaso da una sottile ironia di fondo. Il film, tuttavia, inciampa in certi passaggi artificiosi della sceneggiatura (le ostilità tra i due sono tirate troppo per le lunghe) e in un finale retorico imposto dalla produzione. Al momento dell'uscita fu un flop, ma oggi merita di essere riscoperto.