Luca (Aldo Reggiani) è un giovane cinefilo che ha scritto un copione per un film dell'orrore. Desideroso di sottoporlo all'anziano maestro Boris Delvaux (José Quaglio), si reca nella casa di quest'ultimo, dove si trova coinvolto in una specie di messa in scena con le maschere e i trucchi che animano la casa del cineasta. Costui troverà un modo davvero macabro per dimostrare a Luca il significato della paura.

Come il coevo (e ben più riuscito) La morte al lavoro, quest'opera fu pensata e realizzata per essere una puntata della serie televisiva L'ultima scena della Rai. Entrambi gli episodi furono girati con le telecamere e solo successivamente trasposti su pellicola a 16 mm ed Effetti speciali, benché passato in Tv in bianco e nero, si avvale dell'uso del colore. In questo omaggio ai classici della Hammer e della Ealing (come anche all'horror "nostrano" di Freda), Amelio fatica a dare unitarietà ai materiali (scenici e di sceneggiatura) che accumula sullo schermo come nella casa del regista. Forse l'intento di mostrare lo sgomento di un “gigante” di fronte alla pochezza del giovane (aspirante) erede finisce per colpire lo stesso autore, impacciato in un genere a lui davvero poco congeniale.