1654: la giovane Eloise (Sophie Marceau) è ospite in un convento e assiste all'omicidio della madre Badessa. La ragazza riesce a scappare e, sospettando un complotto contro il re, raggiunge il padre, il capitano guascone D'Artagnan (Philippe Noiret) ormai anziano e svogliato. Ma l'intervento di Eloise e la sua testardaggine costringeranno D'Artagnan a tornare a combattere affiancato dai compagni di una vita, i tre moschettieri: Athos (Jean-Luc Bideau), Porthos (Raoul Billerey) e Aramis (Sami Frey). Pensato inizialmente come il film che avrebbe segnato il grande ritorno al cinema del regista Riccardo Freda. Il cineasta italiano, all'epoca ultraottantenne, girò diverse riprese ma i dissidi con la produzione lo portarono ad abbandonare il set e a essere sostituito da Bertrand Tavernier. Il risultato è discontinuo e, per certi versi, sconclusionato ma al contempo genuinamente divertente nel suo mescolare omaggi e parodie del genere di cappa e spada. Esile e divertito, frivolo senza essere troppo superficiale, il film si perde in lungaggini (i 130 minuti si sentono) e macchiette comunque godibili ma ha il pregio di non prendersi troppo sul serio, consapevole dell'improbabilità di base del progetto. La sensualità di Sophie Marceu compensa solo in parte la pochezza del suo ruolo, mentre Gigi Proietti fa del suo meglio, gigioneggiando, nei panni del cardinale Mazzarino. Piccola parte anche per il figlio del regista, Nils. Ultima collaborazione tra Bertrand Tavernier e Philippe Noiret, regista e attore che hanno lavorato insieme in ben otto circostanze.