The Equalizer 2 – Senza perdono
The Equalizer 2
2018
Paese
Usa
Generi
Thriller, Azione
Durata
121 min.
Formato
Colore
Regista
Antoine Fuqua
Attori
Denzel Washington
Pedro Pascal
Bill Pullman
Melissa Leo
Jonathan Scarfe
Sakina Jaffrey
Donald Cerrone
Robert McCall (Denzel Washington), ex agente segreto, si guadagna ora da vivere facendo l’autista. La sua amica Susan (Melissa Leo) viene incaricata delle indagini su un apparente omicidio-suicidio, ma finirà attratta in un tranello letale e sarà allora Robert a entrare in azione.
Già non brillava per originalità il precedente The Equalizer – Il vendicatore (2014) e questo sequel è altrettanto banalotto e fuori tempo massimo: arrivati al 2018 film come questi se ne sono visti davvero a bizzeffe e certamente il regista Antoine Fuqua non riesce a dare vita ad alcuno scarto significativo in un genere usurato come quello del giustiziere solitario, personaggio tipico da action-movie a stelle e strisce. Probabilmente il regista ha voluto virare sull’epoca Trump, dando vita a un protagonista che vuole rimanere tranquillo ma è costretto dagli eventi a diventare violento, ma il respiro politico della pellicola è all’acqua di rose e, oltre a qualche sequenza dinamica al punto giusto, non resta niente da ricordare in questo fragile lungometraggio. C’è però una curiosità da segnalare: è il primo sequel nella lunga carriera di Denzel Washington.
Già non brillava per originalità il precedente The Equalizer – Il vendicatore (2014) e questo sequel è altrettanto banalotto e fuori tempo massimo: arrivati al 2018 film come questi se ne sono visti davvero a bizzeffe e certamente il regista Antoine Fuqua non riesce a dare vita ad alcuno scarto significativo in un genere usurato come quello del giustiziere solitario, personaggio tipico da action-movie a stelle e strisce. Probabilmente il regista ha voluto virare sull’epoca Trump, dando vita a un protagonista che vuole rimanere tranquillo ma è costretto dagli eventi a diventare violento, ma il respiro politico della pellicola è all’acqua di rose e, oltre a qualche sequenza dinamica al punto giusto, non resta niente da ricordare in questo fragile lungometraggio. C’è però una curiosità da segnalare: è il primo sequel nella lunga carriera di Denzel Washington.
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