Silas (Nicholas Hoult) e Nia (Kristen Stewart) vivono in una distopica società del futuro in cui gli esseri umani non provano più alcun tipo di emozione. Tra questi, però, si sta diffondendo un virus che ne risveglia i desideri e le voglie, rendendoli diversi da tutti gli agli. Anche Silas e Nia ne saranno affetti.

Pura fantascienza derivativa che scade presto nel romantico intreccio impossibile tra i protagonisti. La stragrande maggioranza degli spunti (dall'umanità anafettiva sino alla misteriosa isola dove i “reietti” vivono emarginati) sono dei palesi ripescaggi da altre opere di culto. Partendo da una debole sceneggiatura originale di Nathan Parker, il regista Drake Doremus cerca, attraverso una messa in scena essenziale e delle musiche elettroniche spesso invadenti, di risollevare un film che purtroppo manca totalmente di sostanza. I giochi cromatici non bastano a rendere più calde le prove della Stewart e di Hoult, persino loro vittime di un anonimo plot artificiale.