L'americano Harry Burck (Mark Harmon), che lavora in Colombia, viene rapito e preso come ostaggio: saranno i suoi compagni a mettersi sulle sue tracce per aiutarlo. Non è facile credere che dietro il soggetto di questo lungometraggio raffazzonato e sopra le righe ci sia il nome di Samuel Fuller, grande regista di film come Il corridoio della paura (1963). Eroi per un amico è una pellicola che si potrebbe definire con il motto “tanti muscoli e poco cervello”, ricca di azione ma priva di qualunque tipo di idea davvero valida, nella quale il coinvolgimento è ridotto ai minimi termini e qualsiasi ragionamento politico è superficializzato all'estremo. Il regista Stuart Rosenberg, vittima di una serie di conflitti con la produzione, non firmò il prodotto, che venne accreditato ad Alan Smithee, pseudonimo più volte utilizzato nel corso della storia del cinema.