Craig Schwartz (John Cusack) è un burattinaio di poco successo fidanzato con l'eccentrica Lottie (Cameron Diaz). Obbligato a cercarsi un altro lavoro, viene assunto alla Lester Corp. dove, insieme alla collega Maxine (Catherine Keener), scopre una porta segreta che gli permette di accedere direttamente nella testa dell'attore John Malkovich.

Primo lungometraggio del regista Spike Jonze, Essere John Malkovich è una black comedy che ha come tematiche portanti l'identità, il subconscio e la forza di volontà. Sceneggiato dal bravo Charlie Kaufman, è un prodotto molto interessante, soprattutto, nella prima parte quando si pongono le basi per una visione originale e decisamente lontana dai consueti canoni hollywoodiani. Ben caratterizzato è, in particolare, il personaggio interpretato da John Cusack, talmente ossessionato dall'idea di voler essere qualcun altro da riuscire nel suo intento. Peccato che il film si sgonfi, leggermente, alla distanza non rispettando le ambizioni e le ottime premesse sviluppate nei primi minuti. Considerato un cult visionario, resta comunque una pellicola affascinante e suggestiva di un interessante autore in erba. Nel finto speciale televisivo su John Malkovich appaiono, in piccoli camei, nella parte di loro stessi anche Sean Penn e Brad Pitt, mentre il regista David Fincher interpreta il ruolo di un intervistato. Tre nomination agli Oscar: miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice non protagonista (Catherine Keener).