Il poverissimo Charlie (Freddie Highmore) vince un biglietto d'oro per visitare la misteriosa fabbrica di cioccolato dello stravagante Willy Wonka (Johnny Depp): insieme al nonno (David Kelly) e ad altri quattro antipatici bambini con rispettivi parenti altrettanto odiosi, scopre il segreto dei dolciumi targati Wonka e viene nominato erede dell'impero.
Tim Burton porta sullo schermo il celeberrimo libro di Roahl Dahl, già adattato nel 1971 da Mel Stuart (Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, con Gene Wilder), trasformando Wonka in un inquietante sociopatico terrorizzato dai bambini e spingendo l'acceleratore sulla satira dei vizi e difetti della società contemporanea. Come nell'originale, gli antagonisti di Charlie sono viziati, obesi, teledipendenti e, proprio per questo, puniti sadicamente secondo le leggi del contrappasso dantesco. Numeri musicali pirotecnici a cura degli Oompa Loompa (tutti interpretati da Deep Roy, reduplicato digitalmente) ed esilaranti citazioni cinefilie, come ad esempio la tavoletta di cioccolato che ricorda il monolite di 2001: Odissea nello spazio (1968): tutti gli ingredienti contribuiscono al visionario e psichedelico disegno d'insieme. È un'opera pop, coloratissima e divertente, con alcuni spunti di geniale crudeltà (il carosello delle bambole che va a fuoco). Da non sottovalutare.