Nel IV secolo d.C., Rhual (Henri Vidal), cristiano giunto dalla Gallia a Roma per combattere come gladiatore, si innamora ricambiato di Fabiola (Michèle Morgan), figlia del senatore Fabio Severo (Michel Simon). Quando Severo viene ucciso, la fanciulla pensa che proprio il suo amato possa essere stato uno dei complici dell'assassinio. Primo kolossal italiano prodotto nel secondo dopoguerra, tratto dal romanzo del cardinale Nicholas Wiseman Fabiola, ovvero la Chiesa delle catacombe. Prodotto grazie a capitali cattolici, il lavoro non riesce purtroppo a svincolarsi da questa sua appartenenza, dimostrando ben presto di scadere nella facile retorica. Eccessivi sentimentalismi e una sostanziale furbizia di base che compromette il buon esito complessivo, segnarono l'insuccesso critico della pellicola, che invece ottenne un notevole riscontro al botteghino. Trama debole, svolte narrative convenzionali e frettolose, la continua ricerca della morale e un finale davvero da dimenticare sono tutte componenti che appesantiscono un film già di per sé ben poco accattivante. Manca il senso dello spettacolo.