La giovane vedova Lucy Muir (Gene Tierney) si trasferisce in una casa in riva al mare infestata dal fantasma di un capitano di marina (Rex Harrison). Inizialmente lo spettro cerca di spaventare la donna e convincerla ad andarsene, ma in breve tempo i due diventano amici. Il fantasma finisce per innamorarsi di Lucy, la quale però ha occhi solo per Fairley (George Sanders), damerino fanfarone che illude la povera vedova. Melodramma romantico e fantastico in cui Mankiewicz sa gestire il materiale surreale con grande intelligenza, livellando il sovrannaturale al realismo e raccontando, dunque, una storia in cui il potere dell'immaginazione e la forza dei sentimenti riescono a valicare la razionalità. Essenziale nella messa in scena, assistito da una solida e fantasiosa sceneggiatura (scritta da Philipp Dunne da un romanzo di R.A. Dick), il film sa conquistare per la leggerezza della narrazione, scevra da qualsiasi facile sentimentalismo, e per come sa descrivere con malinconia e creatività un profondo senso di solitudine. Fascinosa e onirica la fotografia di Charles Lang, memorabile la toccante colonna sonora firmata da Bernard Herrmann. Splendida e bravissima Gene Tierney, ma da applausi sono anche le prove di Rex Harrison e George Sanders, due attori feticcio di Mankiewicz. Una giovanissima Natalie Wood interpreta la piccola Anna Muir. Dal film venne tratta una serie televisiva, La signora e il fantasma, trasmessa sulla NBC dal 1968 al 1970.